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CBA GROUP C9ARCORIVA TN vs VALSUGANA VOLLEY PADOVA

11/03/2017

 Valsugana Volley - CBA C9 Arcoriva 3-0
 (25-20 25-21 25-21, 1h22')
 Diciannovesima giornata

 
Valsugana Volley: Bellini 10, Lelli (L), Luisetto 5, Mangiarotti 0, Porporati 1, Ricchieri 10, Turrato 1, Ursic ne, Vianello 1, Zanon 10. Primo allenatore: Falcini. Secondo allenatore: Parpaiola.  
 
Diciannovesima giornata di campionato, l'Arcoriva cerca punti salvezza difficili da conquistare e per questo pesanti, il Valsugana vuole proseguire la sua corsa alla ricerca dei playoff, ma deve farlo privandosi anche di Zanatta che dà forfeit durante l'ultimo allenamento settimanale. Esordio assoluto quindi per il giovane Porporati, elemento del vivaio, già aggregato da fine dicembre, ma che calca per la prima volta il campo in una partita ufficiale del campionato cadetto.

L'Arcoriva inizia con Crò in palleggio, Marzana e Corradini in banda, Bandera e Bressan centrali, Mazzola opposto, Pelosi libero. Valsugana con Porporati regista, Zanon e Vianello schiacciatori, Bellini martello, i giovani Luisetto e Ricchieri al centro, Lelli libero. 
Già le prime schermaglie fanno capire che la partita non sarà per nulla scontata e risulterà difficile per i rossoblu ospiti, con il Valsugana che inizia bene, ma viene preso e superato prima del tempo tecnico (8-5). I padovani trovano comunque un paio di fasi break importanti, ma non danno continuità alla loro azione e alla lunga è premiata la pazienza e la costanza trentina (15-15). L'Arcoriva fa la sua onesta prestazione, senza strafare e trovando punti grazie alla battuta (quattro diretti più un paio di rigiocate semplificate). Invece in questa fase cruciale i rossoblu commettono qualche errore gratuito di troppo in battuta e sotto rete (17-21), vanificando anche l'ingresso di Mangiarotti per dare solidità alla seconda linea (nei trentini comparsata per Fontanella). Il set è segnato e l'Arcoriva si limita a gestirne la conclusione (20-25).

I padroni di casa sentono l'aria del colpaccio e lottano su ogni pallone, riuscendo a guadagnare un paio di punti (6-4) che danno il giusto morale per incrementarli a metà parziale (12-8). L'Arcoriva dilaga, giocando con ordine e sfruttando i troppi errori del Valsugana (10-16). L'apporto di Turrato e Mangiarotti aiuta gli ospiti ad abbozzare il recupero ed in effetti lo svantaggio si dimezza con più solidità dietro e maggiore incisività in avanti (17-19). Non è sufficiente perchè il gap rimane tale, dopo un paio di contrattacchi l'Arcoriva riesce a gestire ancora una volta il finale (21-25).

Il terzo set è un lungo punto a punto in cui nessuna formazione riesce a prevalere in modo netto sull'altra (18-18). Sono gli errori il vero cruccio del Valsugana in questa gara e la fortuna dei padroni di casa, i quali ringraziano e hanno il merito di non compensarli (o quantomeno li limitano). I vari cambi non sortiscono l'effetto voluto, gli ospiti così si spengono, non l'Arcoriva che trova il break decisivo e termina la gara (21-25).

Curiosamente la partita termina dopo 1h22', come all'andata, ma con esito opposto: a vincere sono stati in entrambi i casi i padroni di casa. Festeggianti ed anche un po' increduli padroni di casa che per loro stessa ammissione pensavano di resistere un'ora ed essere costretti a tornare a casa presto dalla forza patavina. I trentini trovano invece tre punti con risultato rotondo e senza faticare troppo nei finali dei vari set, grazie anche a un saldo punti positivo in quasi tutte le rotazioni.
Nel Valsugana hanno giocato un ruolo fondamentale le defezioni ed il numero di errori (ben trenta, particolarmente concentrati negli ultimi due set), nonostante una prova più che discreta del giovane Porporati. Un paio di rotazioni sono state sanguinose nell'arco della partita, mediamente basse le percentuali in attacco della squadra nel suo complesso, in alcune situazioni è stato il muro a tenere a galla il Valsugana, specie nell'ultimo parziale (quattro punti e varie palle sporcate, nove punti diretti durante l'intero match). 
Probabilmente la partita si sarebbe potuta vincere lo stesso contro una squadra invichiata in zona retrocessione, o per lo meno combattere un po' di più. Forse un atteggiamento remissivo e nervoso di alcuni elementi non ha giovato in un momento in cui sarebbe servito il cento-uno percento da parte di tutti, di certo i tanti infortuni non hanno agevolato il compito.
 

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