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ALTAIRAVOLLEY vs VENPACIBUNIGAS

09/02/2019


S%erata storta a Schio per il Venpa Cib Unigas, una battuta d'arresto che in parte vanifica anche quanto costruito nel weekend precedente contro il Da Rold Logistics. Non che la trasferta contro la più che ostica AltairAvolley, già capace di strappare un punto e mettere in difficoltà il Valsugana nella gara di andata, fosse da sottovalutare, complicata ulteriormente anche dall'infortunio a Nicoletto (poi rientrato, sicuramente non al cento per cento) e dall'assenza di Turrato, tuttavia la modalità con cui è arrivata fa registrare un passo indietro sotto l'aspetto mentale e tecnico. Non c'è da allarmarsi, una giornata storta può capitare per quanto complichi la ricorsa al primato, ma di certo occorre rimettersi fin da subito in carreggiata.

Il Venpa Cib Unigas si presenta nuovamente con Zanon in banda e Zotta opposto, proponendo Martinello centrale a far coppia con Barison, Nicoletto alzatore,  De Nigris altro schiacciatore e Mangiarotti libero. AltairAvolley con Magnabosco in regia, Schiro Davide martello, Brazzale e Schiro Andrea di mano, Pegoraro e Munaretto centri, Zaffonato libero.
L'AltairAvolley punta molto sulla battuta e trova i giusti riferimenti nel proprio palazzetto, mandando in difficoltà la ricezione del Valsugana praticamente per tutto il match (media del 36% positiva e 25% perfetta, con primo set al 22% di positiva). A complicare le cose arriva l'infortunio a Nicoletto che significa anche esordio per il giovane Zanella dell'Under 18 (6-9). Attaccanti vicentini in palla (ne quattro terminano la sfida in doppia cifra) e gioco vario imposto da Magnabosco che dà i suoi frutti (12-16), con Brazzale e Chiro Davide che in particolare fanno la voce grossa in attacco (14-21), mentre il Venpa Cib Unigas ha un po' le polveri bagnate (17-25).

Cambia l'assetto rossoblu degli ospiti nel secondo set, con Zanella confermato, Costa in banda e Zanon dirottato opposto. Il parziale è sostanzialmente una fotocopia di quanto visto nel precedente, con i padroni di casa che mantengono la stessa cattiveria dai nove metri, sbagliano poco e sfruttano una valida correlazione muro-difesa, non tanto in quanto muri diretti, ma sporcando diversi palloni e con piazzamenti e prestazioni a livello difensivo sopra alle righe (4-8).
Il Valsugana regge inizialmente l'urto, migliorando in ricezione e sbagliando a sua volta poco (7 errori di media per ogni set, con picchi minimo di 6 e massimo di 8 durante la gara) e tenendo tutto sommato viva la partita nonostante le difficoltà (13-16). E' in battuta (3 ace nel secondo set) e contrattacco che Schio costruisce il gap definitivo, concretizzando di più le occasioni create in difesa da entrambi i sestetti (60% di attacco nel secondo set vs 43% Valsugana, complessivamente 48% locale vs 6% ospite). Rientra Nicoletto sul finire del parziale, ma Schio ha un gap di sei punti da conservare e li tiene senza problemi con un cambio-palla fluido (19-25).

Nicoletto nuovamente titolare, in cui l'AltairAvolley, seppure con maggiore difficoltà, sembra poter archiviare la pratica in tre set, ma a cui manca cinismo sia nei momenti chiave, sia nella gestione dell'ultimo scorcio di parziale. In effetti i locali calano un po' il ritmo, sotto più profili: meno incisivi in battuta, forse troppo rilassati in seconda linea e con l'attacco che diminuisce vorticosamente l'efficacia (39%). Complessivamente le redini rimangono in mano all'AltairAvolley, comunque il Venpa Cib Unigas ha il grande merito di restare aggrappato al match, riuscire a tratti ad imporre il proprio gioco come abituata di solito a fare e limitare all'osso gli errori (14-16).  
Quando l'AltairAvolley alza il ritmo, il discorso sembra chiuso (17-21). Coach Scaggiante prova la carta Scanferla per Costa in prima linea ed entra pure Rizzi al servizio (schierato non come libero in questa gara). La mossa funziona, il set viene ribaltato e l'epilogo vede il Valsugana strappare il set, complice anche l'esasperante numero di errori avversari (ben 12 vs 6 nel terzo set), con un parziale monstre (25-22, praticamente 8-1 in chiusura).

Scanferla confermato e gara diventata equilibrata, tranne una rotazione davvero complicata per il Venpa Cib Unigas. Tornano in difficoltà ricezione ed attacco ospite, rendendo più difficoltoso il csambio-palla (5-8), situazione che rimane invariata a lungo perchè i locali non sbagliano più come in precedenza (12-16). 
Non arriva un'altra rimonta, anzi l'AltairAvolley scava un piccolo solco con le sue armi migliori in fase break e non venendo punto più di tanto nei punti deboli, tra cui la ricezione. Zotta subentra a Zanon, ma i locali sono micidiali con le proprie bocche da fuoco sia in prima linea, sia dai nove metri e la lezione ricevuta nel parziale precedente è ormai imparata ed assimilata: concentrazione massima fino all'ultima palla e tre punti pesanti che prendono la strada dell'AltairAvolley (18-25).

Il Valsugana non è riuscito ad essere più forte delle condizioni ambientali e fisiche sfavorevoli, forse anche sopreso dall'elevata determinazione dei ragazzi locali tra le mura amiche, sicuramente preso di mira in ricezione. L'assalto dei padroni di casa ha portato ad una vittoria meritata e quasi mai in discussione, al netto del passaggio a vuoto di fine terzo set, mentre il Valsugana ha acceso presto diverse spie rosse (relative a questa partita). La mentalità vincente, fondamentale e indispensabile come la fame di vittoria, passa anche dal sapere affrontare ed ottenere risultato in match di cartello (grande prova contro il Da Rold Logistics nello scorso weekend) così come in gare in cui certi meccanismi non funzionano e magari fa capolino pure la sfortuna, dal rimanere sempre umili come dal partire qualsiasi gara mai sconfitti o con neppure una minima idea di non riuscire a farcela, dal sapersi rialzare dopo sconfitte brucianti con grande reazione caratteriale. Non è una critica, ma è il dna Valsugana che rende probabilmente sicuro un pronto e repentino riscatto della squadra, lasciando alle spalle un passo falso che può far male nel morale, ma non deve invece incidere per lasciare inviolato il campo amico ed orgogliosi i propri tifosi.
 

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