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SAINT STREET CDS vs VALSUGANA VOLLEY PADOVA 3-1

09/02/2013

Ultimi giorni di carnevale e l'influenza fa un grandissimo scherzo al Valsugana nello scontro diretto per il terzo posto Under 14. Infinito l'elenco dei giocatori fermi ai box, ai quali si aggiungono ovviamente i tre 1998 non convocabili in Under 14. In palleggio mancano Tonello e Salvagnini, con Rizzi spostato in regia a far coppia con Antonello. In banda influenzati Zancopè, Favaron, Sinato. Anche al centro assenze multiple: Bertani, Ranzato, Salmaso, Turturici.
Il Valsugana però è l'unica realtà veneta ad avere numeri impressionanti: nonostante 12 atleti non convocabili, sono nove i ragazzi che si presentano a Campodarsego. Dell'ultima formazione scesa contro l'Agorà, superstiti Antonello e Rizzi (quest'ultimo con ruolo diverso), ma i presenti non fanno minimamente rimpiangere chi mancava, con nota d'onore un paio di genitori degli ammalati che hanno voluto esserci lo stesso per fare gruppo e fare tifo.
Il Valsugana inizia con Antonello e Rizzi in regia, Chiandotto e Sardena di lato, Nicoletti e Zannini al centro. Nel primo set il Campodarsego è un po' narciso e sbaglia troppo, mentre il Valsugana appare essenziale e organizzato. Sfruttando i punti deboli degli avversari, gli ospiti riescono a prendere tre punti di vantaggio iniziarli (7-4), giocando poi punto a punto e conservandoli fino al 20-17, per lanciare un incredibile sprint finale grazie alla difesa che con paziente attesa porta soprattutto a spazientire gli avversari che alla lunga sbagliano. Il  tabellone segna un inaspettato quanto meritato 25-18.
Al cambio di campo il Campodarsego compie un piccolo accorgimento di posizione (non di uomini) ed è la mossa che fa le fortune della squadra di casa. Non tanto sul piano del gioco, in cui il Campodarsego odierno appare imballato e per nulla migliorato rispetto alla gara di andata, quanto nel creare una rotazione più difficoltosa al Valsugana. Gli ospiti tengono con ordine, pur senza strafare, sfoderando in particolare qualche bella difesa. Il primo terzo di set rimane punto a punto (9-9), poi è il turno di Polato a spostare l'inerzia del set in modo pesante per il Campodarsego (16-09). Il Valsugana non demerita e i cambi funzionano sufficientemente, torna a macinare gioco, ma di fatto non recupera più lo svantaggio acquisito, pur tornando a giocare alla pari nelle altre rotazioni. Il padroni di casa impattano 25-18.
Gli ospiti sono un po' a corto di ossigeno, cambiano qualcosa fin dall'inizio nel terzo, ma qualcosa salta nei meccanismi. Per un unico momento la squadra non gioca più da squadra, ma da somma di singoli. I risultati si vedono, il Campodarsego gioca facile e gli riesce tutto senza opposizioni particolari. Il set chiude velocemente 25-12. Nel quarto parziale torna la squadra del primo set nelle file ospiti. La tattica è chiara: difendere tutto con grinta e ordine, fare battute mirate, cercare di attaccare forte quando possibile e prediligere una soluzione che dia il primo tocco al palleggiatore avversario in caso contrario. Tattica efficace: il palleggiatore di casa è molto bravo in battuta e alzata, attento in difesa, ma purtroppo non allenato in attacco (unici attacchi: una schiacciata ciccata e una piazzata a rete). Ma soprattuto attacco avversario scontato e punto di forza in attacco (centrale) reso innocuo in quanto costretto a gestire il secondo tocco. Il Valsugana regge fino al 17-17, il Campodarsego tiene poco la ricezione e sbaglia un po' troppo, a sua volta gli ospiti faticano in ricezione e sono un po' spuntati in attacco in qualche rotazione. La vera forza del Valsugana odierna è il fare gruppo tutti insieme e la voglia di tenere alta la palla anche con difese impossibili. La differenza essenzialmente la fa Polato, abile in battuta e bravo a gestire in modo ottimale il gioco. E' lui che crea un minibreak di due punti in battuta che porta il Campodarsego al match-point, finalizzato dopo una lunga azione 25-21.
Considerazioni finali. Aspetti negativi. Forse il Valsugana avrebbe meritato qualcosa di più, anche tenendo conto delle numerose assenze contro una squadra in salute e che nella prima parte dell'anno sembrava inarrivabile come forza. Un'altra cosa non bella è stato l'atteggiamento nervoso e sopra alle righe di tutti i partecipanti, sia di casa, sia ospiti, cosa che è rimasta costante in tutte le gare tra Campodarsego e Valsugana in questa stagione. Aspetti positivi. Il Valsugana con una formazione mai collaudata ad allenamento ha saputo tenere testa alla terza forza del campionato e, nonostane la sconfitta, ha dato l'idea di essere migliorata più degli avversari. Ha anche dato l'idea di essere un gruppo: nonostante dodici assenti, è apparsa una squadra capace di stare in campo, far sudare i più quotati avversari (l'esultanza degli avversari stile vittoria Champions League ne è una prova) e soprattutto non si è basata solo su due-tre atleti come gli avversari: tutti sono allenati, tutti sono migliorati, tutti aiutano tutti (e appena giocano da singoli si paga, come giusto che sia in uno sport di squadra). Il Campodarsego ha dimostrato tre grandi limiti tecnici: è migliorato poco, i ragazzi sono allenati in modo troppo specializzato (il migliore in attacco è migliorato in attacco, ma peggiorato in ricezione e difesa; il palleggiatore è molto bravo in alzata, ma non sa neppure piazzare...), infine solo tre giocatori sembrano avere futuro in un sistema di gioco che si basa e premia solamente i due-tre migliori. D'altro canto è una squadra che merita la posizione che detiene, sia perchè ha un paio di individualità oggettivamente sopra la media, sia per essere rimasta più costante nel tempo, sebbene allo stato attuale il gap rispetto a chi segue si sia assotigliato sensibilmente (almeno rispetto alle più immediate inseguitrici, come ad esempio Valsugana e Massanzago). A livello di singoli, menzione d'onore al palleggiatore Polato nel Campodarsego, vero artefice della vittoria dei suoi; nel Valsugana si potrebbero fare nomi, ma si preferisce oggi sottolineare la prova di squadra inteso come gruppo unico e non come mera somma di individualità, con una piccola soddisfazione da dare a Leonardo Chiandotto che si è fatto trovare più che pronto al suo appuntamento, allenandosi sempre con impegno e meritando i giusti applausi.

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