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MOSAIKO RED vs LIBERTAS PGS CARRARESE

09/11/2019

Per l'Under 18 Red va in scena quella che per certi versi si potrebbe definire in campo avversario la partita degli ex: tre titolari ospiti hanno infatti giocato nella scorsa stagione, in prestito, tra le fila Valsugana, ovvero gli schiacciatori Andrea Peraro (capitano) e Samuele Salmaso, oltre al palleggiatore Paolo Marin. 
 
Coach Filippi, coadiuvato da Silvia Natoli, chiama in campo Francescato, Ravagnan, Rampin, Sbabo, Balbo, Pagliani Puppini e libero Penso. Risponde il Libertas con i tre ex citati, a cui si aggiungono i centri Friso e Canello, l'opposto Sartore ed il libero Brugnaro.
Valsugana accorto e timido, Libertas grintodo e sfrontato: a lungo le due squadra sfoderano un gioco vivace, fatto di molte azioni lunghe e qualche errorino di troppo, ma spumeggiante per il pubblico che si diverte. Il lungo equilibrio viene spezzato a metà set da un paio di rotazioni che premiano più la dinamicità della Carrarese rispetto all'incostanza dei locali che quando si trovano in difficoltà in ricezione e sotto pressione in difesa, forse anche scottati da un paio di muri subiti, puntano più ad attacchi conservativi che a tentare sortite coraggiose, favorendo la proposività ospite (09-16). Il Venpa Cib Unigas corre ai ripari con vari cambi, ma il sentiero ormai è tracciato (18-25).

Thomas Rodighiero trova posto nel sestetto di casa che inizia il secondo set. Non cambiano gli uomini, ma cambia l'atteggiamento e lo spartito porta a tutt'altra musica: dai nove metri parte la riscossa che trova nel muro una forte alleata, con la difesa ben posizionata e l'attacco che finalmente non ha paura, mostrando anche colpi più che apprezzabili (17-07).
La Carrarese accusa il colpo e non riesce a trovare contromisure: c'è il tempo di assistere all'ingresso di Schiavo libero (fino a fine match), presto il pari è servito (25-13).

Il Mosaiko in questa gara litiga con i set dispari, o forse un campo è più fortunato dell'altro visto l'andamento del match per entrambe le formazioni. Il Libertas vola (4-0), ma atterra un po' per propri errori, un po' perchè il Valsugana non ci tiene a fare da sparring partner e reagisce (8-7). I padroni di casa sembrano soffrire in particolare la gran prova degli ex: Peraro è più volte devastante con il suo braccio armato, mostrando un'impressionante varietà di colpi e ponendosi anche come leader carismatico dei suoi compagni, Salmaso in seconda linea si imola e risulta una calamita anche su palloni difficilissimi da tenere vivi, Marin corre come gestendo al meglio o perfino salvano palloni da consegnare agli schiacciatori puliti.
Il Mosaiko non resta a guardare e confeziona una prova di collettivo che permette di esaltare anche le individualità, forzando il servizio che consente qualche mini-break, ma incappando in un eccessivo numero di errori che tiene in gioco la Carrarese, a sua volta incostante e più basata sui singoli e quindi più legata alle rotazioni nel rendimento. Dentro Civili, già in campo per una parte centrale del primo set insieme a Ghedin e Deiana. Emozionante punto a punto, il Mosaiko sembra poterla spuntare (22-20), invece è il Libertas ad avere la prima palla set (23-24). Coach Filippi saggiamente ferma tutto, premiato da buona sorte (palla del 24-24 molto contestata assegnata al Valsugana) e soprattutto dal cinismo dei suoi ragazzi che vincono tutte le azioni più combattute e chiave, riuscendo a soffrire e riorganizzarsi in difesa e ricostruzione con pazienza, per piazzare appena possibile il colpo decisivo in attacco, oppure in alternativa in modo attendistico difendendo ad oltranza fino al fatale errore avversario. La Carrarese non sfrutta le sue occasioni, Ravagnan sì grazie al lavoro dei suoi compagni (27-25).

Nel quarto set si vede quanto conti l'aspetto umorale in una partita: Mosaiko sul velluto, Carrarese demoralizzata. E' il turno di Zambotto e Deiana. I padroni di casa limitano gli errori, fanno valere con maggior convinzione il maggior tasso tecnico del gruppo (complessivamente, per il Libertas un paio di individualità sicuramente da segnalare), con buon impatto di chi di volta in volta è entrato dalla panchina. A parte qualche sbavatura e un piccolo rilassamento sul finire, si assiste a una fotocopia del secondo parziale: i tre punti sono serviti (25-15).

 

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